Il sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi per il 2022 pubblicato dalla Banca d’Italia

Lo scorso 7 novembre la Banca d’Italia ha pubblicato il sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi per l’anno 2022. Si tratta di un’indagine effettuata annualmente sulle tendenze congiunturali delle imprese industriali e dei servizi italiane con almeno 20 addetti (10 addetti per le imprese edili). 


I risultati del sondaggio

Dal sondaggio è risultato un quadro confortante per l’industria italiana: per i primi 9 mesi del 2022 è emersa una crescita generale del fatturato riguardante sia il mercato nazionale che quello esterno ed una elevata redditività aziendale. Tale giudizio da parte delle imprese non era affatto scontato se solo si pensa all’incremento dei costi delle materie prime e della spesa per gas ed energia. Se è vero, però, che la spesa per gas ed energia è cresciuta, specie nel comparto industriale, tuttavia essa è rimasta al di sotto dei limiti di sicurezza. Il sondaggio indica infatti che l’incidenza della spesa per elettricità e gas su quella complessiva per acquisti di beni e servizi è sì cresciuta, ma è rimasta inferiore al 10 per cento per oltre due terzi delle aziende. 

Il sondaggio rileva anche la crescita delle ore lavorate con la confortante previsione per l’intero 2022 di un incremento del numero di occupati.

Confortante anche l’indicazione che i piani di investimento formulati alla fine del 2021 sarebbero stati realizzati nel 2022 e che le imprese prevedono un incremento per il 2023; ciò nonostante i non pochi giudizi di peggioramento delle condizioni di indebitamento.

Un segmento ulteriore viene dedicato al comparto edile: in esso vi è stato un incremento della crescita grazie alle misure di sostegno alla ristrutturazione del patrimonio edilizio. Ciò ha portato particolari benefici a redditività e occupazione.


Previsioni attese per il 2023

Il sondaggio ha rilevato che quasi tre imprese su quattro lamentano rincari non strettamente legati all’energia; quindi un generale incremento degli indici produttivi. La reazione delle imprese ai rincari è stata un aumento dei prezzi di vendita. Ciò era prevedibile ed i dati sull’inflazione lo dimostrano.

Il giudizio delle imprese sul prossimo anno (la previsione del sondaggio è riferita ai prossimi sei mesi) prevede un’attenuazione sia dell’espansione delle vendite che delle ore lavorate. E’ tuttavia previsto un incremento degli investimenti.

Nel comparto edile le previsioni sulla produzione rimangono ottimistiche, prefigurando un’ulteriore espansione per il 2023. 


Avv. Girolamo Lazoppina

Articolo tratto da https://studiolegalelazoppina.com/news/il-sondaggio-congiunturale-sulle-imprese

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