Il diritto societario contiene alcuni termini che possono essere poco chiari e generare confusione in coloro che non sono esperti del settore. Tuttavia, per chi conosce i concetti principali del diritto societario tale terminologia è di facile comprensione. Di seguito viene data la definizione e vengono elencate le caratteristiche principali di alcuni fra i documenti principali di una società.

Statuto (“Articles of Association”)

Lo Statuto (“Articles” in inglese) disciplina la gestione degli affari interni della società e costituisce un contratto tra i singoli azionisti della società e tra gli azionisti e la società stessa. Tutte le società costituite ai sensi del Companies Act 2006 (detto anche “The Act”) devono per legge avere il proprio Statuto, che deve essere costituito da un unico documento e deve essere suddiviso in paragrafi numerati. Tale documento assicura che gli affari societari vengano gestiti in modo chiaro e coerente.

Lo Statuto delle “Private Companies Limited by shares” devono essere redatti in una delle seguenti forme:

  • Gli Articles in formato standard, cosi come previsti per legge (“Model Articles”);
  • I “Model Articles” con alcune modifiche o
  • I cosiddetti “Special Articles”, che vengono redatti ex novo per adattarsi alle necessità della società medesima.

Lo Statuto societario solitamente disciplina una serie di questioni, tra cui:

  • le varie classi di azioni, e i diritti di voto connessi a tali azioni;
  • la procedura relativa all’emissione, trasferimento e trasmissione delle azioni;
  • riacquisto di azioni;
  • la procedura necessaria a convocare ed organizzare un’assemblea e la procedura di votazione;
  • la nomina, i poteri e i doveri degli amministratori,
  • la revoca degli amministratori;
  • obblighi di co-vendita (e cioè il potere degli azionisti di maggioranza di costringere gli azionisti di minoranza a vendere le loro azioni alle stesse loro condizioni);
  • diritti di co-vendita (e cioè quando gli azionisti di minoranza hanno il diritto di vendere le loro azioni alle stesse condizioni degli azionisti di maggioranza).

Eventuali obbligazioni o diritti in capo a tutti gli azionisti della società devono essere inseriti nello Statuto, che deve essere inviato a Companies House.

Certe previsioni dello Statuto vengono definite “entrenched”, il che significa che possono essere modificate o abrogate solo in presenza di determinate condizioni o seguendo determinate procedure. Previsioni di questo tipo possono essere inserite nello Statuto solo quando la società viene costituita o ad una data successiva alla costituzione, se tutti gli azionisti acconsentono.

Per modificare quelle disposizioni “non – entrenched”, la legge dispone che tali modifiche debbano essere approvate dagli azionisti con delibera straordinaria. Ciò dimostra quanto lo Statuto sia importante nella gestione della società e nel fornire protezioni ad azionisti, amministratori e alla società stessa.

Nonostante lo Statuto sia un documento obbligatorio, il contenuto dello stesso è abbastanza flessibile e può essere modificato in modo tale da consentire una gestione personalizzata della società. Nonostante tale flessibilità, però, certe disposizioni di legge non possono essere escluse dallo Statuto, che deve contenere le disposizioni essenziali.

Accordo tra soci

Tale accordo prevede ulteriori obbligazioni tra gli azionisti della società e integra lo Statuto disciplinando più nel dettaglio le relazioni tra gli azionisti stessi. Tale accordo è privato e, come tale, non deve essere inviato a Companies House.

Tale accordo viene solitamente firmato da tutti gli azionisti nel momento in cui viene redatto e viene solitamente creato per tutelare gli interessi dei soci, non della società medesima.

Pertanto, tali accordi non sono regolati dalla legge e non vi sono disposizioni che disciplinano le modalità di modifica degli stessi. Tuttavia, generalmente, l’accordo prevede che lo stesso non possa essere modificato senza previo consenso di tutti gli azionisti.

Solitamente, queste sono le tematiche incluse in tali accordi:

  • Disciplina dei dividendi;
  • Quali decisioni dei direttori richiedono previo consenso degli azionisti;
  • Tutela degli azionisti di minoranza;
  • Clausole restrittive;
  • Emissione e trasferimento delle azioni;
  • Diritti e obbligazioni di determinati amministratori.

Nonostante tale tipologia di accordo non sia regolato dalla legge e non esistano modelli legalmente prestabiliti, è comunque opportuno che le disposizioni che vengono inserite in tale documento vadano ad integrare lo Statuto.

Accordo tra investitori

Anch’esso, come il patto tra azionisti, disciplina i rapporti tra azionisti e contiene disposizioni similari. La differenza principale è che il patto tra azionisti viene utilizzato quando vengono investiti nuovi soldi nella società. Tali investitori potrebbero essere sconosciuti per gli azionisti attuali e viceversa e potrebbe pertanto essere necessario chiarire e disciplinare in modo dettagliato la gestione dell’attività.

Solitamente, tali accordi prevedono disposizioni per disciplinare i seguenti argomenti;

  • Garanzie (gli attuali azionisti prestano una serie di dichiarazioni sulla situazione della società, ad esempio sulla situazione fiscale e sulle passività della stessa, e confermano che tali dichiarazioni sono vere e precise al momento in cui viene redatto l’accordo. I nuovi investitori, pertanto, potranno in futuro agire contro gli azionisti nel caso in cui tali dichiarazioni si dovessero rivelare non vere o inaccurate);
  • Capitale sociale prima e dopo l’investimento;
  • Struttura dell’investimento.

Solitamente, tali accordi vengono strutturati con termini prestabiliti.

E’ fondamentale conoscere l’ambito e la portata di ogni tipo di accordo atteso che il mancato rispetto delle condizioni ha conseguenze diverse a seconda della violazione o dell’inadempimento.

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