Un ragazzo rom sordomuto, un ambito famigliare complesso, una sorella con ritardo mentale che assiste alla presunta violenza operata dalla polizia sul fratello, l’accusa rivolta ad  Hasib di essere un molestatore delle ragazze del quartiere, Primavalle, una zona ad alta incidenza di disagio sociale, una perquisizione non autorizzata dal pubblico ministero compiuta da quattro poliziotti in borghese.

Ed un ragazzo che vola dal balcone di casa, precipitando al suolo come un sacco,  rimanendo miracolosamente in vita.

E’ il riassunto di quanto accaduto il 25 luglio in un appartamento della sterminata periferia romana, un episodio oscuro con molti punti da chiarire,  per dissipare le accuse di violenza gratuita mossa nei confronti dei poliziotti autori della perquisizione senza un mandato.

Se fosse provato l’abuso nei confronti di Hasib da parte delle forze dell’ordine, si tratterebbe di un fatto gravissimo, una triste replica del caso Cucchi, tale da incidere sul già compromesso rapporto fiduciario tra cittadini ed istituzioni.


Avv. Patrizio Salerno

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